Pino Daniele
il Vero Musicante,
nero a metà, di Napoli
Guida per il tuo viaggio tra Arte, Storia e Bellezze
Naturali.
Prenotazione alberghi, itinerari esclusivi e gastronomia
tipica mediterranea |
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Giuseppe Daniele, da tutti amato e
conosciuto come Pino Daniele, era nato a
Napoli il 19 marzo
1955, nel
centro storico, in zona Porto. Primogenito di sei
figli, di famiglia economicamente disagiata, Pino scopre il
suo straordinario talento musicale da ragazzino, dedicandosi
allo studio del basso e poi della chitarra da autodidatta.
I primi anni li trascorse, giovanissimo, nei garage di
Napoli con gli amici d'infanzia a dilettarsi con la musica e
a sentirsi affettuosamente apostrofare dai compagni: "Pino, nun si' buono!"
Ma la sua energia e voglia d'esprimersi erano talmente
prorompenti da farlo esordire, ancora adolescente, nel
gruppo "Batracomiomachia" (probabilmente un omaggio ad
Omero), di cui facevano parte anche alcuni grandi
strumentisti con i quali avrebbe poi collaborato per il
resto della sua carriera, come Rino Zurzolo, Enzo Avitabile
e Rosario Jermano.
Seguirono, a partire dal 1975, alcune collaborazioni come
session man, con artisti come Mario Musella, Gianni Nazzaro,
Bobby Solo e Jenny Sorrenti.
Il primo strumento di cui s'era innamorato, il basso, lo
vide poi l'anno successivo nella formazione di uno dei
gruppi jazz-fusion più innovativi e cosmopoliti della sua
città d'origine: Napoli Centrale, dove incontra e stringe
grande amicizia con il superlativo saxofonista James Senese.
Tra il futuro "Nero a Metà" ed il "Nero Napoletano" è subito
vero feeling: ne scaturiscono due anni di concerti
strepitosi.
A scoprirlo discograficamente fu il produttore della EMI
Claudio Poggi, grazie al quale Pino incise il suo primo 45
giri con i brani "Che calore" e "Fortunato". E fortunato fu,
per davvero, l'esordio: nel 1977 vide infatti la luce il suo
primo album "Terra mia". Il disco, innovativo e imponente,
manifesta prepotentemente la profonda passione di Pino per
Napoli, le sue tradizioni e la sua cultura, mostrando però
nel contempo una trascinante sensibilità e affinità per la
world music, che si esprimeranno in maniera sempre crescente
nei lavori successivi.
Un disco denso di qualità musicale, dal sound avvincente, in
cui spiccano brani come la stessa "Terra mia" del titolo, "Na
tazzulella 'e cafè" e "Napul è", divenuta poi uno dei suoi
più indimenticabili capolavori, che ne hanno fatto
apprezzare la cifra stilistica in tutto il mondo. Una
dichiarazione d'amore incondizionato per la sua terra natia,
che tuttavia Pino "leggeva" non in chiave sdolcinata e
acritica, bensì con lucida consapevolezza e nello stesso
tempo con la visionarietà e lungimiranza che solo i grandi
posseggono.
Altrettanto ponderosa in termini qualitativi è la sua
produzione di colonne sonore, sempre dedicate agli
ineguagliabili film di Massimo Trosi, a cui lo legò una
profonda amicizia. Celebre la battuta del meraviglioso
Massimo: "Pino, tu fai la musica e io ci faccio il film
intorno!".
La folgorante carriera di Pino Daniele, durata quasi
quarant'anni, è costellata da infiniti successi, sempre
intrisi di inestimabili panorami sonori, grande cuore e
ricerca vincente di sonorità mai prevedibili o
convenzionali.
Tra gli innumerevoli meriti artistici di Pino, quello che
forse più spicca è proprio la sua infaticabile e vasta
ispirazione, che spazia dal blues al rock, dall'etnico al
latino-americano, fondendosi con la melodia mediterranea e
più propriamente napoletana, a cui riesce a donare nuovo
vigore e contemporaneamente riconfermarne la grandiosità
classica.
La sua vasta discografia comprende 30 album, di cui diversi
imperdibili live, che ospitano peraltro numerose stelle
della musica italiana e internazionale.
Il 4 gennaio 2015 Napoli, l'Italia ed il mondo hanno perso
una stella assoluta, che tuttavia continuerà a brillare per
sempre nell'universo della musica, grazie ai suoi capolavori
senza tempo. Lo ricorderemo per sempre con grande amore, non
solo per il patrimonio musicale che ci ha lasciato, ma anche
per il suo malinconico e struggente sorriso, la sua
riservata dolcezza e la sua carica umana.
Testo di Tina Taliercio (Wordfly
Language Services). La riproduzione anche
parziale è consentita solo dietro autorizzazione di CampaniaHotel.com.
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“Pino è un pò l'Eduardo della canzone,
un musicista che riesce a tirare fuori napoletanità
e sentimento senza cadere nel folklore
o nel partenopeo a tutti i costi.”
Massimo Troisi |
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