Luoghi da visitare a Ravello

Guida per il tuo viaggio tra Arte, Storia e Bellezze Naturali.
Prenotazione alberghi, itinerari esclusivi e gastronomia tipica mediterranea

- Villa Cimbrone

Raggiungibile a piedi in appena dieci minuti lungo un giardino di bellezza strepitosa. Oggi un'ala è adibita a museo, mentre un'altra ospita un prestigioso albergo ed è anche location di eventi di lusso.

La sua storia echeggia di appassionati ammiratori: fu infatti meta prediletta di illustri scrittori, uomini di cultura e star cinematografiche come D.H. Lawrence (che qui, nel suo storico alloggio - al cui ingresso è esposta una targa a memoria - scrisse il suo capolavoro "L'Amante di Lady Chatterley"), i grandi scrittori inglesi Virginia Woolf, Gore Vidal ed E.M. Forster, il primo ministro inglese e Premio Nobel per la Letteratura Winston Churchill e Greta Garbo, la "Divina", tra gli altri.

All'interno di Villa Cimbrone, tutta da scoprire, da non perdere è la statua di Mercurio, che invita il visitatore a momenti di riflessione e la meravigliosa Terrazza dell'Infinito, così battezzata proprio da Gore Vidal, con un appellativo che non lascia spazio a dubbi sullo spettacolo offerto.


- Villa Rufolo

Edificata nel 1270 da Nicola Rufolo, uno dei più potenti Patrizi di Ravello.

Oltre ad essere stata citata da Giovanni Boccaccio nel "Decamerone", fu la fonte d'ispirazione del compositore tedesco Richard Wagner il quale, durante una visita nel 1880 vi scrisse d'impulso il secondo atto del suo Parsifal.

Dal 1952 Villa Rufolo ospita con successo il Ravello Music Festival, nato proprio in onore di Wagner. La sua imponente Torre, alta 30 m e nota come "Torre Maggiore", fungeva un tempo da torre di avvistamento contro le incursioni dei pirati.

Panorami spettacolari ovunque si guardi, fanno di Villa Rufolo una delle icone più pregnanti di Ravello.


- Chiesa di S. Pantaleone

Costruita nell'XI secolo dall'Arcivescovo Orso Pavico, la Chiesa è anche sede di un museo ricco di reperti significativi della storia locale, tra cui la creazione in marmo con decorazioni a mosaico di Niccolò di Bartolomeo.